UTE: A. Manzoni tra classicismo e romanticismo.

La formazione di Manzoni
Non compete a questa ricerca voler seguire Manzoni nei suoi primi passi di vita, quelli della formazione umana e scolastica che poi lasciano un segno profondo e indelebile per il periodo successivo, quello della sua attività di scrittore. Bisogna riconoscere che egli ha respirato un ambiente culturale molto vivace, grazie anche alle parentele e alle amicizie che lo hanno circondato e segnato.
Era figlio di Giulia Beccaria, figlia di Cesare, forse il milanese più noto nell’ambiente illuministico degli studi e delle riforme civili. Costui però non sembra aver segnato personalmente il nipote, il quale lo incontrò solo una volta. Grazie però alla madre poté nell’età giovanile entrare a far parte di quella schiera di intellettuali, di cui assume gli interessi culturali.
Da piccolo egli vive di fatto in quel di Lecco, dove il padre aveva conoscenze, essendo originario della Valsassina e avere proprietà e un nome noto: a Galbiate fu la balia a nutrirlo e poi al Caleotto di Lecco ebbe la sede in cui vivere e a cui tornare quando sentiva la necessità di periodi di riposo.
La formazione scolastica gli viene data nei collegi dei Somaschi a Merate e a Lugano e poi a Milano con i Barnabiti: l’ambiente religioso e collegiale non era proprio dei migliori, perché vi trovava violenze nei compagni e punizioni da parte dei superiori. L’unico conforto è nella lettura e nella letteratura e nei primi esperimenti in versi. L’incontro più stimolante è con il poeta di grido del tempo, Vincenzo Monti, di cui assorbe forme e contenuti…….

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